Impunture impalpabili come palette scomposte sulle tavolozze dei pittori puntinisti, trame sontuose come cappe drappeggiate sulle spalle delle dame inglesi dell’Ottocento, linee risolute e tratti decisi come prologhi da manuali dell’architettura Bauhaus. Lasciar scorrere le dita tra i capispalla della capsule collection Moose Knuckles e Mary Katrantzou è come leggere il braille della storia della Moda Inverno 2019 che celebra la storia delle arti del secolo scorso. Lasciar correre lo sguardo tra i piumini, i cappotti, i parka della collabo tra il brand canadese di luxury outerwear e la designer greco-londinese devota alle stampe statement, è come officiare un matrimonio couture tra opposti che si attraggono per natura (esplosiva). Bomber opulenti e giacche scultura, per la collezione Fall Winter 18-19 Moose Knuckles ha deciso di giocare con la macchina del tempo dei dipinti su tessuto di Mary Katrantzou con l’obiettivo di scaldarci, sì, ma alla maniera di Georges Seurat, Walter Gropius e la Regina Vittoria...

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Quando vi siete incontrati per la prima volta e quando avete deciso di lavorare insieme?
Mary Katrantzou: Ci siamo conosciuti nel novembre 2017 e abbiamo deciso di collaborare quasi immediatamente. Volevamo esplorare ognuno il mondo dell’altro, unendo le rispettive visioni creative in una capsule di outerwear.

Tu Ly, VP of Design di Moose Knuckles: Io e Mary ci siamo conosciuti grazie ad un amico in comune (Nicholas Melamphy) a Toronto, al The Room dell’Hudson’s Bay. Sono da sempre stato un fan delle sue meravigliose stampe, e una collaborazione Moose Knuckles + Mary Katrantzou non poteva che essere incredibile.

Dov’è il Canada di Tu Ly e l’asse greco-inglese di Mary Katrantzou in questa collezione?
MK: Il Canada è nella straordinaria artigianalità dei capi, la Grecia nello spirito creativo, l’Inghilterra nell’allure vittoriana di alcune stampe.

TL: I parka di Moose Knuckles sono fatti a Winnipeg, la città più fredda del Canada. Creiamo i capispalla più caldi del mercato, caratterizzati dallo stile workwear e dalla resistenza dell’outerwear tecnico. Mary ha re-immaginato 4 dei nostri pezzi più iconici attraverso i suoi caratteristici pattern ispirati agli interni vittoriani, alle linee decise della Bauhaus, ai ricami puntinisti.

Una capsule che celebra la femminilità “coprendo” le donne e non “semplicemente” svestendole. Ha il sapore di una sfida…
MK: L’abbigliamento è un mezzo molto forte di espressione ed io credo nelle donne che rivelano la loro personalità attraverso il modo in cui vestono. Le donne moderne indossano abiti che riflettono tutti i differenti ruoli che occupano nella società e, attraverso gli stessi, sono in grado di ispirare altre donne. La femminilità è una virtù che deriva dall’animo umano e gli abiti possono solo rafforzare questo concetto.

TL: I parka Moose Knuckles sono creati in modo tale da seguire le forme del corpo femminile, esaltandolo ma senza comprometterne stile e funzionalità. Essere sexy e stare caldi è da sempre il nostro scopo.

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L’Età Vittoriana, la Bauhaus, il puntinismo incontrano l’artigianalità, l’attenzione al dettaglio, texture e tessuti lussuosi. Come avviene l’incontro tra arte e couture?
MK: Arte e tecnica vanno a braccetto. Abbiamo ripreso i pattern di Moose Knuckles e li abbiamo re-immaginati attraverso impunture chesterfield sui bomber e arazzi Gobelin. Il risultato è un mix di stampe che portano la nostra firma, tra opulenza, robustezza e sensibilità workwear.

TL: Gli opposti si attraggono quando le decorazioni e le stampe iconiche di Mary Katrantzou incontrano le solide costruzioni di Moose Knuckles. Questo design ha completamente trasformato le nostre giacche attraverso lavorazioni ricche e tecniche esclusive. Siamo riusciti a creare, finalmente, una collezione di outerwear che fosse arte da indossare.

Mi confidate il vostro ricordo più bello legato all’inverno?
MK: Quando studiavo alla Rhode Island School of Design a Providence, durante il mio primo inverno americano, un sabato sera sono andata al cinema con gli amici. Alla fine della proiezione, c’erano 10 metri di neve ed era quasi impossibile camminarci su. La mia prima nevicata lontana da Atene, un momento memorabile!

TL: Quando ho avuto l’onore di far parte del team di designer delle uniformi del Canada alle Olimpiadi di Torino 2006 e Vancouver 2010. Assistere alla Parata delle Nazioni durante la Cerimonia di Apertura è stato il momento più patriottico della mia vita. Senza dubbio, le Olimpiadi sono la sfilata più importante al mondo!

Quali sono le sfide nel futuro dello sportswear di lusso?
Steph Hoff, Creative Director di Moose Knuckles: Internet ha reso la moda qualcosa di veramente accessibile. Siamo circondati da una generazione di giovani adulti cresciuti a pane, Tumblr e Instagram, inondati dalle immagini delle campagne di haute couture, dalle foto dei paparazzi di A$AP Rocky in Prada, Comme des F*ck Down e altri designer, pubblicità vintage di Chanel e istantanee street style di blogger vestite da capo a piedi Ann Demeulemeester o retro Polo. Vent’anni fa non avevi la minima idea di cosa fosse Gucci a meno che non entravi in una boutique o conoscevi qualcuno che poteva permettersi quei vestiti. Adesso puoi letteralmente guardare le vetrine (digitali) da qualsiasi sito o assistere in prima fila ad una sfilata attraverso lo schermo di un iPhone. Queste fashion incursioni hanno creato un enorme appetito e una conseguente domanda per tutto ciò che è moda altamente riconoscibile, statement. Oggi abbiamo a che fare con consumatori di classe media altamente sofisticati, che possono investire in una scarpa o borsa icona o, nel nostro caso, in un cappotto Moose Knuckles, e abbinarlo ad un altro capo di vintage o fast fashion. In modo da nobilitare l’intero look semplicemente con uno o due pezzi.

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