Prendi un filo e sospendilo tra l'Inghilterra e l'Italia. Prendi un filo di lycra riciclata dalle reti da pesca e scarti di tessuto lavorato, e lega il made in Italy più innovativo dell'industria tessile con il fiuto business di due donne intelligenti, Natalie Paul e Chelsea Williams, ex designer di costumi da bagno e buyer di Asos. Da questa idea nascono alcuni dei costumi dell'estate 2020 di cui sentiremo parlare: sono i costumi da bagno We Are We Wear. Il nome del brand è il riassunto di un pensiero: siamo quello che indossiamo e ci piace. "Ogni donna dovrebbe sentirsi sicura di sé in costume da bagno" si presentano senza mezzi termini le due fondatrici sul sito ufficiale.

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Courtesy We Are We Wear

La scelta stilistica delle fondatrici di WaWW è forte, attuale, efficace: un viaggio a tinte fluo con pois spray, reggiseni in grado di sostenere scollature curvy, impalpabili triangoli tirati da laccetti sui fianchi per le fan di abbronzature minimaliste. Tra i costumi estate 2020 proposti trovano spazio anche i pratici double-face da adattare all'umore del giorno nella linea Reversible, dove un costume intero può trasformarvi da bagnina di Baywatch a Jane Fonda epoca aerobica. Con questi fili di lycra riciclata (la linea ECO, attenta all'impatto ambientale, è realizzata recuperando materiali già utilizzati: una tendenza sempre più presente nell'urgenza ecosostenibile dei costumi da bagno curvy e non) si tesse l'elemento centrale della filosofia del brand, la body inclusivity. L'ethos di We Are We Wear è incoraggiare le donne a essere se stesse sempre e comunque, in ogni momento e in ogni campo d'azione. Costumi reversibili che spaziano dalla XS alla XXL per davvero e possono essere utilizzati anche oltre la spiaggia.

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Courtesy

We Are We Wear è un caleidoscopio di volti luminosi e di bellezze diverse: gambe mostrate con orgoglio, fianchi reali di sacrosanta differenza, altezze che variano come le proporzioni naturali e umane. Sono costumi da bagno per donne vere, creati dalle stesse donne vere che per tanto tempo hanno visto le storture dell'industria e vogliono rispondere cucitura per cucitura, lycra per lycra, comodità per comodità, alle reali necessità contemporanee. Non c'è trucco che modifichi le polaroid delle modelle scelte per interpretare i bikini e i costumi interi di We Are We Wear. L'unico make up concesso è un velo di crema solare sulla pelle, il sale che profuma i capelli, i piedi affondati nella sabbia. Per quel bagno di sole in libertà e confidence che asciuga rapidamente l'ultimo nodo di insicurezza sotto il costume.