“La sensualità non dipende necessariamente da un dress code, è racchiusa nella propria personalità. È il modo in cui una donna si tocca capelli, si sistema le calze, ti guarda negli occhi mentre ti sta parlando…”. È la sensualità contemporanea spiegata da Marianna Rosati e applicata alla moda. A scoprire insieme a noi la sua ultima collezione DROMe Autunno Inverno 2020 2021, al Teatro della Permanente, le nostre Experiences Girls che anche quest’anno hanno partecipato alla #MCExperience The Fashion Week Insider prenotabile su Airbnb. Prima di passare alla social review, le presentazioni ufficiali: Giulia, avvocato di Monza, in total look DROMe blazer bianco e pantalone di pelle (love it), e Julianne, cantante e musicista di Houston, Texas, a Milano per un weekend (di follie).
Inizia lo show e cala il silenzio, a ritmo di musica, escono un look perfetto dopo l’altro: giacche maschili oversize combinate a volumi croppati e mini abiti con profondi spacchi laterali, leggere maglie a costine abbinate a cappotti dalle linee fine anni ottanta/inizio anni novanta. E mentre superfici rigide si alternano a tessuti semitrasparenti, pellami opachi a nappe lucenti, la palette inizia neutra, opaca, sfumature nude si alternano a quelle caramellate, prima di essere intervallate da un nero liquirizia amara e illuminate da lampi di bianco puro e oro.
Terminato lo show, ci guardiamo tutte negli occhi, e la prima recensione a caldo è un’espressione onomatopeica: WHOA! Corriamo nel backstage per fare i complimenti alla designer e ammirare le sue creazioni più da vicino mentre verifichiamo la softness di quei pellami fa/vo/lo/si. Rimaniamo catturate dalla mood board della collezione, un collage di foto di donne black & white che vivono audacemente e senza timore il loro erotismo e il loro piacere. E tutto a un tratto la visione di Marianna Rosati per la sua DROMe AI 20-21 è rivelata. Le chiediamo di raccontarci di più e ci svela le sue fonti: il libro del 1968 Les érotiques du regard, di Marc Attali & Jacques Delfau, una serie di immagini apparentemente voyeriste che ritraggono donne in pose e movenze seducenti, il documentario fotografico Med Sod Forstaelse sulla prostituzione in Danimarca nei primi anni ottanta di Krass Clement e le immagini delle sex workers cinesi scattate da Zhang Hayer.
La collezione - come la raccolta di foto-ispirazione - è notturna, sospesa tra oscurità e luce, femminile e maschile, coscienza e subconscio. Lasciamo il backstage con la sensazione di aver fatto un viaggio introspettivo nell'universo femminile.
Prima di salutare le nostre fashion editor per un giorno, gli chiediamo di svelarci i look che hanno fatto breccia nei loro cuori: per Julianne, tutti gli outfit total black in nappa plongé extra soft e sexy q.b..
Mentre Giulia, ci indica sul tableau delle uscite, il tailleur in pelle laminata oro lucente e l’uscita numero 9: blazer over dal taglio maschile in pelle color caramello effetto carta stropicciata, cardigan, pantalone in nappa color nuvola e scarpe di vernice sfumatura nude/cipria con iconica punta squadrata.
Si ringraziano per il supporto a #casaMC, i momenti food & bevarage e lifestyle: Banco BPM, Bevande Futuriste, Millefiori Milano, Venchi e Zushi.