Storia di Claude Lalanne, la scultrice che ha ispirato i gioielli della sfilata Saint Laurent Estate 2021
Anthony Vaccarello ricorda la celebre scultrice tanto amata da monsieur Yves inserendo nell'ultimo défilé alcuni dei suoi monili più iconici.
È negli anni Sessanta che nasce una delle collaborazioni più creative nel mondo della moda. Quella tra la scultrice Claude Lalanne e Saint Laurent. Il loro incontro avviene mentre nel mondo impazza la Pop Art, di cui anche monsieur Yves è a suo modo protagonista con l’iconico ritratto di Andy Warhol. Mentre Lalanne, assieme al marito e collega François-Xavier, predilige un’arte ispirata alla natura, all’istinto. Ma ben prima di vedere le creazioni della designer, scomparsa nel 2019, sulle passerelle dell’enfant prodige di Orano, quest’ultimo commissiona alla coppia delle sculture per la propria bicocca. È solo alla fine del decennio, nel 1969 precisamente, che Claude viene chiamata da Saint Laurent per realizzare dei gioielli scultura rimasti nella memoria, tanto che il suo ultimo successore, Anthony Vaccarello ricorda la creativa e il medesimo mood di libertà e leggerezza per la collezione estate 2021, scegliendo alcuni dei suoi pezzi più belli. Nel ’69 Yves chiede a Lalanne di fare un calco del busto della top del momento Veruschka, dorarlo e abbinarlo a due dei look più sorprendenti della Haute Couture autunno-inverno. Si tratta di due abiti impalpabili in chiffon, tra i tessuti più utilizzati da Vaccarello per la prossima estate. Oltre ai bustier-gioiello, Claude Lalanne realizza gioielli in bronzo leggendari. Nella storia odierna di Saint Laurent i monili di Lalanne diventano nuovamente protagonisti. Vaccarello ricorda una figura femminile importantissima per l’arte e la moda del Novecento, celebrando così quella contemporanea che, indipendente e sensuale, calca le dune del deserto.
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