Le spille vintage che Liz Taylor ci avrebbe invidiato
La storia millenaria del gioiello in piccole broches da vestire, collezionare, tramandare.
Quando i vestiti e i gioielli non sono ancora un fenomeno estetico, le spille servono solo a "chiudere" gli abiti. O forse bisognerebbe dire le "vesti". Fino all’arrivo degli antichi romani, i primi a usarle anche come ornamenti, questi piccoli oggetti preziosi svolgono una funzione puramente pratica. Dagli uomini primitivi, i quali pare le realizzassero con spine delle piante e pietre, passando per i cretesi, l’età del bronzo e i greci, la broche non gode di un particolare potere decorativo. Con il grande impero dei latini si incominciano ad abbellire le toghe con spille preziose, grazie anche all’introduzione dell’oro e alla scoperta delle pietre preziose. Ma è con l’espansione dell’impero bizantino che questi monili diventano veri e propri manufatti di quella che oggi viene definita “alta gioielleria”. Forgiati a mano, tempestati di smeraldi, lapislazzuli, turchesi e rubini, si tramandano nel tempo, costruendo così la storia della spilla gioiello la quale perdura ancora oggi. Tanto che molti stilisti la introducono costantemente nelle loro collezioni. È negli anni ’20 del secolo scorso che nasce il bijou moda. La spilla è tra gli accessori più apprezzati da designer come Coco Chanel, che personalmente ama indossarla sia su giacche in tweed dal taglio maschile che su gli abiti da sera, come l’iconico LBD (Little Black Dress). Nasce così il design delle spille da abito. Da appuntare anche sui capelli, nel caso di particolari acconciature. Aneddoto per le amanti delle royal stories: il devoto marito della regina Vittoria, il principe Alberto, le regala una spilla con un grande zaffiro oblungo circondato da ben dodici diamanti. La sovrana ama indossarlo sulla parte posteriore dei suoi abiti e chiede che sia inserito all’interno dei preziosissimi Gioielli della Corona. Da Lady Diana a Liz Taylor, passando per l’indimenticabile fashion editor Diana Vreeland usa applicare le sue brooches in posti insoliti, come cinture e polsini delle camicie. In una veste decisamente meno regale ma pur sempre di impatto, spopolano le pins del movimento punk tra gli anni ’60 e ’70. La spilla è un classico, sia vintage che contemporaneo. I brand di gioielleria indie le danno un'allure leggera e sofisticata, mentre la maison storiche la rendono un pezzo cult da custodire e indossare con cura.
Watch Next
Annate preziose e gioielli da degustare
Un rendez-vous godurioso tra vino e gioielli
Una perla come uno Champagne
Il vino invecchiato sulle tegole di un castello